Prima di commentare la vittoria di Thomas, oggi tutti i nostri pensieri li vogliamo dedicare a Filippo Antonello, vittima di un bruttissimo incidente durante la gara di Vicenza ….ci sono buone notizie che ci fanno ben sperare! noi tutti vogliamo che la tua vita riparta! FORZA PIPPO!
Arriva la prima vittoria di stagione, con il successo di Thomas alla GF Bottecchia di Vicenza. Nella mediofondo il portacolori del Cà 30 si impone nei 106km alla media di 35,60Km/h
Molto bene tutti gli altri agonisti, sicuramente competitivi e pronti ad affrontare i prossimi impegni.
Classifica completa su winningtime
ARTICOLO DA “IL GIORNALE DI VICENZA”
CALDOGNO
Sono vicini di casa, si allenano assieme e hanno pure la stessa bici. Roberto Cunico e Davide Graziani da Borgo Lampertico si sono ritrovati sul podio della dodicesima Granfondo Bottecchia. Si fa prima a dire cosa li divide: corrono per squadre diverse e quattro minuti in classifica, sufficienti però per permettere al trevigiano Giuseppe Sorrenti Mazzocchi (vincitore della Dolomites nel 2011) di inserirsi sul secondo gradino. La “Città di Vicenza - Trofeo Comune di Caldogno” ha parlato molto vicentino: tra le donne il successo nel percorso lungo è andato a un´incredula Monica Berlato («Ma davvero ho vinto? Non ci credo» ha esclamato all´arrivo), mentre la mediofondo ha visto sul podio tre locali: il romanese Thomas Pernechele, Cristiano Pegoraro e Marco Fochesato. A precederli allo sprint, ma fuori classifica, il professionista Enrico Franzoi (Selle Italia Guerciotti), in realtà vicentino d´adozione perché accasato a Isola Vicentina. Rimane in casa anche il primo campionato nazionale Fenacom “50&Più”. Insomma: un trionfo nostrano.
Eppure al via dalla cittadella dello sport calidonense erano in tanti, anche da fuori regione. Un migliaio in totale, un buon 20 per cento in più che nella precedente edizione. Qualche problema sulla prima discesa dopo Monte Berico, dove quattro ciclisti sono volati sull´asfalto finendo al San Bortolo con codici di medio-alta gravità (altri servizi in cronaca). Poi tutto è filato liscio, anche grazie al meteo che ha graziato organizzatori e partecipanti, prima che si scatenasse il diluvio durante le premiazioni.
Il medio ha visto una lunga fuga a sette, regolata dal ciclocrossista Franzoi davanti a tre amatori berici. Nella granfondo la selezione l´hanno fatta Cunico e Sorrenti sulla terza salita, quella di Monteviale. Sull´ascesa dello Zovo i due sono sfidati a suon di scatti, poi il thienese è scappato via in picchiata verso Schio e in pianura ha gestito i due minuti di vantaggio. Per il 32enne consulente del lavoro si tratta della seconda vittoria in sette giorni, dopo quella centrata a Valdagno alla “Liotto”.
MEDIOFONDO (106 km)
MASCHILE. 1. PERNECHELE Thomas (Ca´ 30 Schio) 2:58:40, 2. Pegoraro Cristiano (Scavezzon) 2:58:40, 3. Fochesato Marco (Vc Piana) 2:58:40, 4. Bruschi Matteo (Team Fondriest) 2:58:40, 5. Cigana Massimo (Barbariga) 2:58:40.
FEMMINILE. 1. VACCARONI Dorina (Alpilatte Br Pneumatici Zanè) 3:20:37, 2. Zogli Sabrina (Alpilatte Br Pneumatici Zanè) 3:21:38, 3. Bergozza Michela (Hot Wheels Team) 3:30:21, 4. Checchi Elisabetta (La Pedivella) 3:36:31, 5. Costalonga Chiara (Mascotto) 3:49:46. GRANFONDO (149 km)
MASCHILE. 1. CUNICO Roberto (Lugo Cicli Beraldo) 4:17:01, 2. Sorrenti Giuseppe (Team X-Bionic) 4:19:40, 3. Graziani Davide (Bevarino Thiene) 4:21:10, 4. Ciot Fabio (Team Professional Bike) 4:31:47, 5. Jelic Borja (Barbariga) 4:37:17.
FEMMINILE. 1. BERLATO Monica ( Granciclismo) 5:36:10, 2. Zambotti Barbara (Emporio del Ciclo) 5:39:17. Campionato Nazionale 50&Più Confcommercio Under 50: 1. Franco Mingardi (Vicenza). Over 50: 1. Giovanni Aruffo (Vicenza).
Over 60:
1. Giampietro Zolla (Vicenza). Over 65: 1. Remo Seganfreddo (Vicenza). Over 70: 1. Erminio Cappellesso (Venezia).
Donne over 50:
1. Gabriella Ambrosini (Vicenza).
La mediofondo femminile è l´unico trofeo che sfugge ai vicentini. Chissà se Dorina Vaccaroni lo aggiungerà all´incredibile bacheca, dove brillano tre medaglie olimpiche e nove mondiali nella scherma. Dietro alla veneziana, è giunta la compagna di squadra Sabrina Zogli (Alpilatte Br Pneumatici Zanè). «Ormai sono abbonata al secondo posto, ma va bene così. Soffro il freddo, quindi andranno meglio le prossime». Per il thienese della Cicli Beraldo Roberto Cunico la vittoria ha una dedica speciale: alla sorella Maurizia, maratoneta di buon livello, e alla fidanzata Luisa Tamanini, ciclista professionista del Team Faren-Honda. «Ho sofferto per i crampi dopo Ignago, poi mi sono ripreso e mi sono giocato tutto nell´ultima discesa».P.MUT.
Roberto Cunico e Davide Graziani, primo e terzo nella Granfondo di ieri, sono entrambi di Borgo Lampertico e corrono con la stessa bicicletta. A dividerli, oltre alla squadra di appartenenza, sono stati ieri i quattro minuti di cui ha approfittato il trevigiano Giuseppe Sorrenti Mazzocchi per incunearsi tra i due e conquistare la seconda piazza.
L´INCIDENTE.
Paurosa caduta in gara, 4 ciclisti feriti
Claudia Milani Vicenzi
Si sono toccati durante la discesa Un corridore ha battuto la testa contro un muro ed è gravissimo dopo l´operazione al cervello I partecipanti della Granfondo affrontano la salita che porta a Monte Berico, pochi metri prima ...
La foga delle prime pedalate, la voglia di correre via e distanziare gli altri quando si è ancora ammassati. E poi la ruota anteriore che tocca quella della bicicletta davanti, la perdita dell´equilibrio e la caduta coinvolgendo altri ciclisti. Quattro corridori sono rimasti feriti, ieri mattina, a Vicenza: due di loro hanno riportato traumi non gravi, uno è stato ricoverato con lesioni più serie ed un quarto, infine, è nel reparto di rianimazione dopo essere stato operato d´urgenza per un ematoma al cervello.
LA GARA. È accaduto poco dopo le 10, durante la dodicesima edizione della Granfondo Bottecchia “Città di Vicenza Trofeo di Caldogno”. Proprio nel comune dell´hinterland il via, alle 9, seguito dal trasferimento a Monte Berico dove era invece in programma la partenza ufficiale. Oltre mille gli sportivi in gara nei due tracciati, quello corto di 106 chilometri e quello lungo di 149. La strada era ancora asciutta, le prime gocce di pioggia dovevano ancora cadere; i ciclisti avevano percorso meno di cinque chilometri quando, affrontando un tratto in discesa dopo una curva, si è verificato l´incidente. Difficile dire, esattamente, che cosa sia successo. Quel che è certo è che non è stato provocato né da un´auto di passaggio, né da chiodi, puntine o qualsiasi altro “corpo estraneo” presente sull´asfalto. Sportivi e testimoni hanno confermato tutti la stessa versione: due ciclisti si sono toccati, hanno perso l´equilibrio e hanno coinvolto altri due corridori.
I SOCCORSI. Ad avere la peggio è stato Filippo Antonello che, cadendo, ha battuto la testa contro il muro di un´abitazione che costeggia la strada. Feriti anche Federico Simeoni, Giuseppe Cavion e Domenico Romano. Tutti sono stati immediatamente soccorsi dalle tre ambulanze della Croce Rossa che erano a pochi metri dal luogo dell´incidente e trasportati in ospedale. Ovviamente, per permettere i soccorsi, la gara è stata sospesa per qualche minuto.
I FERITI. Le condizioni di Filippo Antonello hanno subito creato preoccupazione ai medici: il colpo contro il muro è stato violento e, dopo la tac l´uomo è stato trasferito in sala operatoria per la rimozione di un ematoma al cervello. Serie anche le condizioni di Giuseppe Cavion che, in seguito alla caduta avrebbe subìto un trauma cranico, mentre Federico Simeoni e Romano Domenico hanno riportato ferite e lesioni decisamente meno gravi. Ora dopo ora i promotori della gara hanno mantenuto un filo diretto con il San Bortolo per essere aggiornati sulle condizioni del corridore. «Purtroppo - ha considerato il presidente dell´organizzazione Massimo Pagnin - sempre più spesso, nelle competizioni ciclistiche, si verificano incidenti durante i primi chilometri di gara. C´è chi non riesce a contenere la foga agonistica e vuole correre più veloce, staccare subito gli altri, anche se il tragitto è lungo, molto lungo e non c´è alcuna fretta perché al traguardo mancano ancora più di cento chilometri. Il piano di sicurezza della Granfondo ha funzionato alla perfezione. Ora speriamo solo che il ciclista più grave migliori».
Nessun commento:
Posta un commento
Inserisci qui il tuo commento: